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riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Comitato Ambiente e Salute di Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca del 20 aprile, a proposito della vertenza contro il coinceneritore Lucart (conclusasi a favore dei cittadini nel 2009), richiamata sulla stampa dal Governatore Enrico Rossi a proposito delle recenti contestazioni subìte a Pontedera
Il Governatore toscano Enrico Rossi, il 14 aprile a Pontedera, in risposta alle contestazioni relative al pirogassificatore che dovrebbe sorgere a Castelfranco, per l’ennesima volta ha dichiarato che "mai più dovrà accadere che un industriale vada in Francia per un impianto che non ha potuto realizzare a Lucca", con riferimento alla vicenda del coinceneritore di rifiuti progettato dalla Lucart a Diecimo.
Lo stesso Rossi, il 14/11/2011, dichiarava che “non può essere un Comitato che si dice contrario ad un’opera ad impedirne la realizzazione se questa non contrasta con regole, vincoli e normative”, evidenziando che “se un imprenditore ha tutti i permessi, non si può consentire che un Comitato rimetta tutto in discussione”.
Le dichiarazioni del Governatore sembrerebbero non fare una grinza. Peccato che ultimamente, in relazione agli inceneritori con o senza recupero di energia, salta fuori che gran parte dei progetti autorizzati e degli impianti realizzati contrastano per l’appunto con le regole, vincoli e normative richiamati dal Governatore. E, sistematicamente, tali contrasti saltano fuori grazie all’azione di controllo che i cittadini dei Comitati legittimamente esercitano, spesso a supporto o in sostituzione di Organi tecnici di controllo sempre più impoveriti di personale e strumenti e sempre più pressati da una malapolitica affaristica.
riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'Unione Inquilini Pisa - Sezione Valdarno Inferiore del 22 aprile, relativo alla recente impugnazione di due delle tre ordinanze cautelari del TAR
Apprendiamo che in data 12 aprile il direttore generale, con i propri decreti n. 64 e 65, ha dato incarico all'Avvocatura Regionale di impugnare le ordinanze cautelari del TAR Toscana relative all'impianto di incenerimento rifiuti di Castelfranco di sotto.
In particolare, l'impugnazione concerne le due ordinanze dei ricorsi dei Comuni e del Comitato, non quello di rifondazione comunista.
A nostro avviso i suddetti decreti non sono neanche specificamente ed espressamente motivati e giustificati come il caso avrebbe voluto.
Di conseguenza, pubblicamente rivolgiamo al Direttore Generale dell'Arpat, Ing. Giovanni Barca, le seguenti domande:
1. Che interesse pubblico ha l'Arpat all'impugnazione delle ordinanze cautelari riferendosi esse solamente alla sospensiva dell'autorizzazione della società? Difatti, l'unica ad avere interesse alla suddetta impugnazione sembra essere la società.
2. Avete dato mandato alla impugnazione alla Avvocatura Regionale, ma non sarebbe stato più opportuno dare incarico ad un altro legale considerando che la Regione è formalmente una controparte nei suddetti processi e sopratutto in considerazione delle recenti affermazioni del Presidente Rossi spudoratamente a favore della società?
3. Non è forse legittimo affermare che con questi decreti l'Arpat sembra quasi perdere una parte della propria indipendenza appiattendosi sulle posizioni della Regione Toscana?
4. Sono stati impegnati, per le sole domiciliazioni a Roma, 1208 euro circa, ma quanto costeranno al bilancio dell'Arpat le restanti spese delle procedure?
5. Anche se utilizzaste dei legali dipendenti della Avvocatura Regionale, che non portano un esborso contabile, non sarebbe ugualmente un impegno di risorse notevole,dal punto di vista contabile, l'impiego di un personale cosi altamente specializzato che potrebbe invece fare ben altro?
6. Non è contraddittorio che l'Arpat impegni così facilmente risorse e denaro pubblico per una questione simile ma non riesca a trovare denaro e risorse per l'Arpat di Montopoli che, ad oggi, è certamente depotenziata?
Però, in tutto questo vi facciamo i nostri più sinceri complimenti poiché come domiciliazioni vi siete impegnati a spendere solamente 1200 euro comprensivi di IVA e CAP a differenza della Provincia che nelle proprie impugnazioni, ora annullate, aveva previsto di spendere più del triplo.
Confidando nella pubblicazione del presente comunicato si porgono cordiali saluti.
Avv. Luca Scarselli
Sezione Valdarno Inferiore
Unione Inquilini Pisa
Comunicato stampa di martedì 17 aprile 2012, a firma congiunta di Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti Valdera, Comitato Antinquinamento Castelfranco di Sotto, Comitato Cittadino Tutela Salute e Ambiente - S.Donato, Unione Inquilini - sezione Valdarno inferiore, Circolo ARCI Lago Dei Cavalieri, Lista Civica Rossoblu – Ponsacco, Legambiente Valdera, Movimento Tutela Ambiente e Territorio Montefoscoli, Comitato Tutela Ambientale Alta Valdera, Cleaner Production Center Italia
Le associazioni firmatarie di questo documento accolgono favorevolmente l'adozione della "Carta di Pisa" da parte di varie amministrazioni locali, tra le quali il Consiglio Provinciale di Pisa.
In troppe occasioni la classe politica pare prestare più attenzione alle sirene delle "lobby" che alle istanze democratiche: a titolo di esempio, ricordiamo che recentemente la società civile ha dovuto ricorrere a ben due referendum per rimuovere scelte sbagliate relative al nucleare e alla privatizzazione dell’acqua, dettate da potenti gruppi di pressione.
La Carta di Pisa è un codice etico che può migliorare il rapporto democratico tra le associazioni dei cittadini e le amministrazioni pubbliche. Secondo la Carta, infatti, l’amministratore pubblico (sia esso un eletto o un dipendente) deve:
- tenere un comportamento tale da stabilire un rapporto di fiducia e di collaborazione con i cittadini;
- favorirne l’accesso alle informazioni per l’esercizio e la salvaguardia dei loro diritti;
- rispondere diligentemente alle loro richieste relative allo svolgimento delle sue mansioni, o al funzionamento dei servizi di cui è responsabile;
- sviluppare ogni misura per favorire la trasparenza delle sue competenze, del loro esercizio e del funzionamento dei servizi di cui è responsabile;
- assumere le decisioni nella massima trasparenza e respingere qualsiasi pressione indebita rendendola pubblica ed eventualmente avviando l'azione penale;
- fornire i dati relativi alle attività professionali svolte, ai redditi percepiti, agli incarichi ricevuti nonché ai potenziali conflitti di interesse;
- evitare il cumulo di incarichi.
Alla Carta etica devono adeguarsi anche coloro che svolgono una funzione rappresentativa o esecutiva per conto dell’Amministrazione delegante in Enti, Consorzi, Comunità e società pubbliche o a partecipazione pubblica.
Dunque, per esempio, i rappresentanti della Provincia di Pisa all'interno di Geofor S.p.A. sono tenuti ad uniformarsi al dettato della Carta.
Essa contiene anche una norma "antiriciclaggio del politico": l'amministratore che negli ultimi 5 anni abbia esercitato poteri autoritativi o negoziali nei confronti di soggetti privati, nei 5 anni successivi alla cessazione del suo mandato non potrà svolgere attività lavorativa o professionale presso detti soggetti.
In un Paese dove ormai nessuno si dimette, neppure di fronte a sentenze penali, l’impegno sottoscritto dagli assessori di dimettersi dalla carica nel caso di rinvio a giudizio per reati di corruzione, concussione, mafia, estorsione, riciclaggio e traffico illecito di rifiuti è decisamente degno di nota.
Attualmente un assessore provinciale è indagato per fatti inerenti i rifiuti: speriamo che possa dimostrare la sua innocenza.
Tuttavia, nella malaugurata ipotesi di rinvio a giudizio, sarebbe opportuno che si dimettesse per onorare così il solenne impegno preso con la sottoscrizione della "Carta di Pisa.
Le associazioni firmatarie si impegneranno a far sottoscrivere la Carta di Pisa a quante più amministrazioni locali sia possibile; per contro, qualora degli amministratori non operino con diligenza, lealtà, onestà e correttezza, oppure ritardino nell’assumere le misure previste da essa, li solleciteranno a rispettarla.
Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti Valdera
Comitato Antinquinamento Castelfranco di Sotto
Comitato Cittadino Tutela Salute e Ambiente - S.Donato
Unione Inquilini - sezione Valdarno inferiore
Circolo ARCI Lago Dei Cavalieri
Lista Civica Rossoblu – Ponsacco
Legambiente Valdera
Movimento Tutela Ambiente e Territorio Montefoscoli
Comitato Tutela Ambientale Alta Valdera
Cleaner Production Center Italia
I fatti sono i seguenti: a dicembre 2011 l'intero consiglio Provinciale votò contro il rilascio dell'autorizzazione alla Waste Recycling per l'installazione a Castelfranco del primo ed unico pirogassificatore realizzato dalla ditta NSE di Empoli. Al contempo, contrariamente a tale forte indicazione, l'Ufficio Ambiente della stessa Provincia decise di muoversi nella direzione opposta rispetto a quanto deliberato: la rottura con il dirigente di tale Ufficio sarebbe sembrata l'ovvia conclusione della vicenda, ma non a Pisa, dove a gennaio il suo contratto, in scadenza, veniva rinnovato.
Ma quali sono le reali intenzioni della Provincia di Pisa? Già a dicembre il Presidente Pieroni dichiarò che avrebbe fatto ricorso al TAR contro l'autorizzazione rilasciata dal suo stesso Ufficio Ambiente, ma a tale annuncio non seguirono fatti concreti.
Nel fine settimana pasquale la vicenda si è ulteriormente ingarbugliata: venerdì 6 aprile il dirigente dell'Ufficio Ambiente ha emanato una determina con la quale impegna 6.000 € di soldi pubblici per ricorrere in Consiglio di Stato contro la decisione del TAR della Toscana di sospendere i lavori al pirogassificatore, mentre già il giorno dopo l'assessore per lo sviluppo delle attività economiche della Provincia di Pisa, appoggiato dal Presidente Pieroni, giudicava come inutile e un vero spreco di denaro il ricorso al Consiglio di Stato. Con successiva determina del Direttore Generale, di fatto viene così annullata quella del suo dirigente all’Ufficio Ambiente emanata il 6 aprile. Alla presa di posizione dei politici pisani sono poi seguite ulteriori dure affermazioni del governatore della Regione.
In questa grottesca vicenda un ruolo di primaria importanza è stato tenuto dalla Regione Toscana che, tramite il proprio governatore Rossi, non perde occasione di difendere a spada tratta le politiche inceneritoriste di una società fondata nel 2008 e finanziata tra gli altri proprio da Fidi Toscana (tramite SICI), finanziaria della stessa Regione, tanto da decidere di ricorrere al Consiglio di Stato (con soldi pubblici) in difesa dell’azienda privata stessa.
Vale la pena ricordare che i cittadini si sono espressi in modo chiaro, democratico ed all'unanimità contro l'installazione del pirogassificatore a Castelfranco tramite un processo partecipativo basato su una legge regionale e richiesto esplicitamente dall'Ufficio Ambiente della Provincia di Pisa, pagato con oltre 100.000 € di soldi pubblici.
Molti lavoratori e molte aziende private a questo punto gradirebbero avere lo stesso accanito sostegno da parte della Regione in un momento come l’attuale, caratterizzato da una forte crisi economica. Una maggiore oculatezza nell'uso del denaro pubblico sarebbe auspicabile, magari lasciando che a fare ricorso al Consiglio di Stato, organo di giurisdizione amministrativa preposto alla tutela dei diritti e degli interessi legittimi dei privati nei confronti della Pubblica Amministrazione, sia l’azienda privata interessata e non l’istituzione che dovrebbe fare da arbitro.
Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti Valdera
mercoledì 16 maggio ore 21,15
presso il cinema Agorà
Via Valtriani 20, Pontedera (PI)
proiezione del film
Sporchi da Morire
nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma
un film di Marco Carlucci
con Stefano Montanari, Carlo A.Martigli, Paul Connett
ingresso gratuito
Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti Valdera
per chi volesse saperne di più:
promo del film, recensione 1, recensione 2
sabato 5 maggio 2012 a Firenze
manifestazione
no inceneritori
sì alternative
concentramento ore 15
Piazza Bambini e Bambine di Beslan
Coordinamento Comitati ATO Centro
il Coordinamento GCR Valdera appoggia questa manifestazione e vi partecipa:
- per appoggiare la giusta lotta dei Comitati della Piana per i beni comuni
- per manifestare la nostra opposizione alla politica sui rifiuti della Regione Toscana, e in particolare del Governatore Rossi che, sposando il "partito sporco" degli inceneritori e puntando all'autoritarismo nei confronti di associazioni e comitati (in modo particolarmente evidente nella vicenda del pirogassificatore di Castelfranco), rappresenta un tappo politico per lo sviluppo delle buone pratiche verso rifiuti zero in Toscana.
per chi utilizzerà il treno, di seguito le indicazioni dei percorsi a piedi una volta arrivati a Firenze:
dalla Stazione di Santa Maria Novella a Piazza Bambini e Bambine di Beslan
da Piazza della Repubblica alla Stazione di Santa Maria Novella
per adesioni alla manifestazione, dettagli sull'appello
Cena di Finanziamento
Il Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti Valdera vi invita
sabato 21 aprile 2012 ore 20.30
alla cena organizzata presso il Circolo Galimberti
in via Galimberti a Pontedera(PI)
L’iniziativa rientra nella campagna “Diamoci una mano”, mirata a reperire i fondi necessari per continuare la "battaglia civile" di informazione e le iniziative del Coordinamento.
Innumerevoli progetti di smaltimento e incenerimento di rifiuti sono stati proposti nella nostra zona, e come cittadini responsabili abbiamo il diritto, ma soprattutto il dovere di essere informati.
Oggi ancora più di ieri il Coordinamento ha bisogno dell'impegno di tutti: dobbiamo tenere gli occhi aperti su scelte che riguardano la salute delle persone e la sostenibilità nell'uso delle risorse.
Per chi intendesse partecipare all'iniziativa, qui sotto troverete le modalità per prenotare, e qui a lato (cliccando sull'immagine del volantino) potrete consultare i due menu proposti.
Chi preferisse il "menu vegetariano" è pregato di specificarlo all'atto della prenotazione, altrimenti verrà fornito il "menu onnivoro"
...e buon appetito ;-)
di seguito riportiamo l'elenco aggiornato degli sportelli istituiti dal Forum Acqua Valdera per la campagna di Obbedienza Civile
Il Forum Acqua Valdera chiede aiuto e sostegno a tutti i cittadini, le associazioni e i movimenti che hanno condiviso la vittoriosa battaglia referendaria e che più in generale condividono la lotta per la difesa dei beni comuni; vi chiede di recarvi presso uno degli sportelli informativi attualmente aperti in Valdera per aderire alla Campagna di Obbedienza Civile.
Vi chiede anche di diffondere l'informazione a tutti i vostri contatti, familiari, amici, colleghi di lavoro.
La battaglia referendaria è stata vinta grazie al contributo attivo di migliaia di cittadini in tutta Italia; con l'aiuto di tutti, riusciremo a vincere anche questa battaglia.
Perché il voto di 27 milioni di cittadini italiani non può essere calpestato.
Perché ormai è chiaro a tutti: si scrive acqua ma si legge democrazia.
riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa relativo alla presentazione presso la Provincia di Pisa delle osservazioni sul progetto di centrale a biogas da parte del Comitato "Tutela Salute e Ambiente San Donato"
scarica e leggi le osservazioni
Il comitato tutela ambiente e salute di San Donato ha avuto, nei giorni scorsi, accesso agli atti riguardanti il progetto della centrale a biogas che dovrà essere costruita nel comune di Santa Maria a Monte, nella frazione di San Donato. Controllando le carte del progetto ci siamo resi conto di alcuni errori, molti dei quali da non sottovalutare.
Nell'allegato che riguarda l'approvigionamento delle biomasse abbiamo trovato un “errore” mastodontico. I progettisti si riferiscono ai dati delle tabelle Istat per sapere le rese del mais nel bacino dal quale andranno a procurarsi le materie prime. Riportano i dati delle tabelle Istat, fanno la media e ottengono, considerando il mais come seconda coltura (e quindi non come resa massima), che per ottenere le materie prime di cui hanno bisogno sono necessari 315 ettari di terreno.
Noi abbiamo scaricato la tabella Istat dal sito apposito e ci siamo accorti che, i dati riportati dalla ditta committente sono stati omessi perchè, mentre loro, i progettisti, parlano di tonnellate, la tabella Istat si esprime in quintali!!! Quindi seguendo il loro stesso ragionamento di calcolo, avrebbero bisogno di 10 volte i terreni dichiarati, cioè 3150 ettari!!!