riceviamo e pubblichiamo la seguente comunicazione del 20 luglio 2013, relativa alla discarica di Chianni ed inviata da Legambiente Valdera alla Regione Toscana, alla Provincia di Pisa e agli organi di stampa
Legambiente Valdera esprime preoccupazione per la forzatura con cui la provincia di Pisa intende imporre la ripresa del conferimento dei rifiuti nella discarica della Grillaia di Chianni, sulla base di un progetto che non appare supportato da nessuna adeguata indagine tecnica.
Non ci sono analisi sulla qualità delle acque superficiali e sotterranee, né nel sito né nei dintorni. Non ci sono misure sulle emissioni gassose dei rifiuti che da 15 anni giacciono in un sito blindato, inaccessibile e invisibile dal territorio circostante come se fosse una base militare. Non ci sono analisi sullo stato fisico/chimico dei rifiuti, né sulla stabilità dei versanti della discarica. E neanche sulle caratteristiche del percolato: quando la discarica era in funzione, nel 1995, il COD (domanda chimica di ossigeno, che misura il grado di inquinamento dell’acqua) del percolato della Grillaia era così alto che venne danneggiato l'impianto di depurazione di Prato in cui veniva portato per i trattamenti di disinquinamento. La situazione è cambiata – e come – in questi anni?
L'apporto di nuovi rifiuti peggiorerà lo stato della discarica. Se c'è veramente un'emergenza legata ai rifiuti presenti, come si fa a pensare di risolvere il problema con lo stoccaggio di altri rifiuti?
La soluzione più ragionevole è quella di una bonifica a rifiuti zero. I dati in nostro possesso relativi agli anni di esercizio della discarica indicano che una bonifica è probabilmente necessaria. E' quindi necessario un progetto che abbia questo obiettivo, e non un progetto per riaprire la discarica allo smaltimento dei rifiuti.
Per fare un buon progetto, economicamente sostenibile, occorrono però alcune indagini ambientali serie. E il tempo necessario per farle. E non si dica che il tempo non c'è, perchè senza dati affidabili, ogni scadenza è puramente aleatoria.
Legambiente Valdera compie quest'anno 30 anni. Nella vita della nostra associazione abbiamo spesso constatato che il periodo migliore per far passare i progetti peggiori è il mese di agosto, con le ferie e il calo di attenzione da parte dei cittadini per i problemi che li riguardano.
Chiediamo alla Regione e alla Provincia di fugare questi dubbi, di completare un quadro conoscitivo carente e inadeguato, e di ricercare con le amministrazioni locali e con le rappresentanze dei cittadini soluzioni ragionevoli e condivise.
Il Direttivo di Legambiente Valdera