riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera di contestazione, relativa all'ultima Conferenza dei Servizi per l'autorizzazione al conferimento di amianto nella discarica del Tirassegno di Cascina, inviata il 6 febbraio 2012 dal Circolo di Legambiente Valdera agli Uffici Ambiente della Provincia di Pisa e della Regione Toscana, nonché al Sindaco di Cascina, all'Autorità Regionale per la Partecipazione e al Garante Regionale della Comunicazione
In riferimento al verbale della conferenza dei servizi del 22/12/2011 avente per oggetto: “Art. 48 e 49 della L.R 10/2010 e smi - Procedimento di verifica di assoggettabilità alla VIA del Progetto di ampliamento della cella monodedicata allo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto presso la discarica Tiro a Segno nel Comune di Cascina, proponente Ecofor Service spa.“ ricevuto dal circolo Legambiente Valdera in data 01/02/2012
Premesso che:
• la Soc. Ecofor Service S.p.A. è titolare di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi ubicata in
loc. Navacchio nel comune di Cascina(PI) autorizzata all'esercizio con D.D. n. 1661 del 21/04/2010
ai fini della messa in sicurezza e ripristino ambientale;
• la suddetta discarica è destinata allo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi a basso contenuto
organico che rispettino i limiti previsti dalla tab.5 del D.M.03/08/2005 con restrizione del
parametro DOC a 50mg/l
• la suddetta discarica, attiva già prima degli anni ’80, negli anni è stata caratterizzata da continui
ampliamenti e problemi di inquinamento ambientale, tanto che già nel 2002 era ritenuta
necessaria la realizzazione di opere per la messa in sicurezza e successiva riqualificazione
ambientale dell’area. Finalmente a marzo 2011 l’allora Sindaco di Cascina Franceschini annunciava
sui giornali l’inizio dei lavori di bonifica e la conseguente realizzazione di un bel parco pubblico:
Ecofor service avrebbe realizzato le opere di bonifica in cambio della possibilità di ampliare la
stessa discarica di ulteriori 170.000mc per smaltirvi rifiuti inerti, recuperando così i costi sostenuti.
Dopo aver ricevuto l’autorizzazione all’ampliamento della discarica, Ecofor service chiedeva
all’Ufficio Ambiente della Provincia di Pisa la possibilità di smaltire Rifiuti Contenenti Amianto (RCA)
al posto degli inerti. Tale possibilità veniva accordata modificando l’Autorizzazione Integrata
Ambientale con Determina n.294 del 27/01/2011 consentendo lo smaltimento di 21.600mc di RCA.
Successivamente tale limite veniva aumentato a 31.600mc.
Ad ottobre 2011 Ecofor service presentava una nuova richiesta di autorizzazione per destinare
79.000mc allo smaltimento di RCA e riproponeva la stessa richiesta, a distanza di appena un mese,
per 143.200mc, lasciando propendere verso l'idea di una non chiara valutazione del progetto da
parte dello stesso proponente se non addirittura di un atteggiamento volto a massimizzare le
quantità conferite senza adeguati approfondimenti.
• la Soc. Ecofor Service S.p.A. pubblicava sul BURT il 23/11/2011 l’avvio del procedimento in oggetto
• la Provincia di Pisa, quale autorità competente, con nota n.336506 del 07/12/2012 convocava, ai
sensi dell’art.14 della Legge 241/1990 e smi, le Amministrazioni interessate alla Conferenza dei
servizi
• il termine per la consultazione e invio delle osservazioni da parte di cittadini era fissato per il giorno
07/01/2012, 45 giorni dall’avvio del procedimento.
• la Provincia di Pisa convocava la Conferenza dei Servizi per il giorno 22/12/2011
• il comune di Cascina chiedeva alla Provincia di spostare la data della Conferenza dei Servizi ad anno
nuovo in modo da poter approfondire il progetto ma tale richiesta non veniva accolta dalla
Provincia
• il giorno 05/01/2012 Legambiente Valdera presentava le proprie osservazioni inerenti: tempi e
modalità della Conferenza dei Servizi, la carenza di valutazione dei potenziali rischi sanitari per la
popolazione, la necessità di limitare la quantità di Rifiuti Contenenti Amianto ad una quantità
compatibile con lo stato critico della discarica e delle falde, le caratteristiche geomorfologiche e
sismiche dell'area della discarica, la mancata valutazione di alternative strategiche, la mancata
valutazione della provenienza dei RCA da smaltire e la mancanza di un Piano Finanziario circa i
proventi derivanti dal cambiamento di natura della discarica rispetto ai costi della bonifica
• il giorno 05/01/2012 Legambiente Valdera chiedeva copia del verbale della Conferenza dei Servizi
tenuta il 22/12/2012 che veniva inviato in data 01/02/2012.
• dal verbale fornito era possibile rilevare che la Conferenza dei Servizi si era già espressa a dicembre
in modo definitivo stabilendo che non era necessaria attivare la procedura di V.I.A. per quanto
richiesto, prescrivendo solo pochi ulteriori controlli. In sede di Conferenza veniva dato
espressamente atto che il termine per la presentazione delle osservazioni sarebbe scaduto in un
momento successivo alla tenuta della seduta stessa
Considerato che:
• la Legge Regionale 10 / 2010 all'art. 49 dice:
1. “L’autorità competente, tenuto conto delle osservazioni pervenute e dei pareri delle
amministrazioni interessate, sulla base degli elementi di cui all’allegato D alla presente legge,
verifica se possa essere esclusa la presenza di effetti negativi significativi sull’ambiente”...
• la convenzione UNECE sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi
decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale ("convenzione di Århus") intende
attribuire al pubblico determinati diritti e impone alle parti contraenti e alle autorità pubbliche
alcuni obblighi per quanto riguarda l'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico e
l'accesso alla giustizia in materia ambientale.
• il principio di partecipazione costituisce uno dei capisaldi del nostro ordinamento; con la l.241/1990
è stata sancita la possibilità per i cittadini di partecipare all’attività amministrativa su di un piano
paritario con l’amministrazione. La partecipazione procedimentale è ispirata al principio di
trasparenza, economicità ed efficacia
• ad oggi, le osservazioni presentate non hanno ricevuto neanche una risposta
• è evidente che se la Provincia ha concesso – del resto in conformità alla legge – un termine, per di
più perentorio, per la formulazione di osservazioni è perché l’apporto delle osservazioni deve
ritenersi fondamentale nell’ambito del procedimento, con la conseguenza che
A) Nessuna decisione poteva essere assunta prima della scadenza del termine delle osservazioni
B) le stesse devono obbligatoriamente essere esaminate e valutate prima dell’adozione di ogni
determinazione e di tale valutazione ne deve emergere riscontro nell’atto assunto
Le osservazioni dovevano essere valutate e replicate prima della formulazione dei singoli pareri nell’ambito
del verbale della conferenza, palesandosi un vuoto formalismo, idoneo a svuotare di contenuti e di finalità
la partecipazione procedimentale stessa, il mero rinvio ad un loro futuro esame e deduzione.
Tale omissione tuttavia non incide solo sul profilo procedimentale, ma inficia anche il merito della decisione
assunta circa la non assoggettabilità a procedura di VIA del procedimento in oggetto, atteso che la legge
subordina tale decisione proprio alla preventiva disamina delle osservazioni pervenute
Alla luce di tale grave violazione procedimentale l’associazione Legambiente Valdera invita le Autorità
competenti a valutare il comportamento tenuto dalla Provincia di Pisa in quanto, a parere degli scriventi,
quanto deciso inderogabilmente e volontariamente prima del termine della presentazione delle
osservazioni da parte dei cittadini configura il vizio di eccesso di potere nel provvedimento amministrativo
adottato e per questo ne chiediamo l’annullamento d’ufficio in via di autotutela.
Legambiente Valdera