riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'Unione Inquilini Pisa - Sezione Valdarno Inferiore del 22 aprile, relativo alla recente impugnazione di due delle tre ordinanze cautelari del TAR
Apprendiamo che in data 12 aprile il direttore generale, con i propri decreti n. 64 e 65, ha dato incarico all'Avvocatura Regionale di impugnare le ordinanze cautelari del TAR Toscana relative all'impianto di incenerimento rifiuti di Castelfranco di sotto.
In particolare, l'impugnazione concerne le due ordinanze dei ricorsi dei Comuni e del Comitato, non quello di rifondazione comunista.
A nostro avviso i suddetti decreti non sono neanche specificamente ed espressamente motivati e giustificati come il caso avrebbe voluto.
Di conseguenza, pubblicamente rivolgiamo al Direttore Generale dell'Arpat, Ing. Giovanni Barca, le seguenti domande:
1. Che interesse pubblico ha l'Arpat all'impugnazione delle ordinanze cautelari riferendosi esse solamente alla sospensiva dell'autorizzazione della società? Difatti, l'unica ad avere interesse alla suddetta impugnazione sembra essere la società.
2. Avete dato mandato alla impugnazione alla Avvocatura Regionale, ma non sarebbe stato più opportuno dare incarico ad un altro legale considerando che la Regione è formalmente una controparte nei suddetti processi e sopratutto in considerazione delle recenti affermazioni del Presidente Rossi spudoratamente a favore della società?
3. Non è forse legittimo affermare che con questi decreti l'Arpat sembra quasi perdere una parte della propria indipendenza appiattendosi sulle posizioni della Regione Toscana?
4. Sono stati impegnati, per le sole domiciliazioni a Roma, 1208 euro circa, ma quanto costeranno al bilancio dell'Arpat le restanti spese delle procedure?
5. Anche se utilizzaste dei legali dipendenti della Avvocatura Regionale, che non portano un esborso contabile, non sarebbe ugualmente un impegno di risorse notevole,dal punto di vista contabile, l'impiego di un personale cosi altamente specializzato che potrebbe invece fare ben altro?
6. Non è contraddittorio che l'Arpat impegni così facilmente risorse e denaro pubblico per una questione simile ma non riesca a trovare denaro e risorse per l'Arpat di Montopoli che, ad oggi, è certamente depotenziata?
Però, in tutto questo vi facciamo i nostri più sinceri complimenti poiché come domiciliazioni vi siete impegnati a spendere solamente 1200 euro comprensivi di IVA e CAP a differenza della Provincia che nelle proprie impugnazioni, ora annullate, aveva previsto di spendere più del triplo.
Confidando nella pubblicazione del presente comunicato si porgono cordiali saluti.
Avv. Luca Scarselli
Sezione Valdarno Inferiore
Unione Inquilini Pisa