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Non Bruciamoci Pisa: comunicato stampa, 16 febbraio

Argomento: comunicato_stampa

L’intervista recentemente rilasciata dal presidente Geofor, lungi dall’essere chiarificatrice, contiene affermazioni per niente rassicuranti. Il sign. Marconcini dice che l’impianto di Ospedaletto va ristrutturato: quindi è obsoleto e, come ogni macchina vecchia, ha molte più probabilità di avere guasti in qualsiasi momento.  Oggi i valori di diossina sono nei limiti, domani chissà. Infatti le diossine vengono misurate solo una volta ogni tre mesi, e tutti gli altri giorni?

Sappiamo però di sicuro che l’inceneritore ha sforato a fine settembre scorso e quando, dopo oltre un mese,  sono state ripetute le prove stava ancora sforando, ma  molto di più della prima volta. Ancora non abbiamo una risposta dagli enti preposti alla tutela della salute pubblica : quali sono le conseguenze di questi eventi per la popolazione ?

A ben vedere, pensiamo, però, che il motivo principale dell’intervista del presidente sia quello di addossare le responsabilità, di altri eventuali sforamenti e danni alla salute, sulla Provincia di Pisa la quale ha autorizzato Geofor a riprendere l’incenerimento.  Così facendo la Provincia leva le castagne dal fuoco alla Geofor la quale, nella malaugurata ipotesi di mal funzionamenti, dirà ovviamente che era autorizzata a continuare.



NBP è disponibile a partecipare a tutte le commissioni propositive ma che abbiano qualche potere decisionale. Quindi, per fare qualcosa di realmente utile, della ipotetica commissione deve  far parte anche una rappresentanza dei 165 medici dell’area Pisana che hanno inviato l’anno scorso una lettera agli Amministratori della Provincia di Pisa per impedire la costruzione di un nuovo inceneritore a Pontedera.
La  commissione  dovrà comparare costi e benefici della gestione  attuale con le alternative  proposte dai comitati e con le pratiche diverse e virtuose già concretamente attuate altrove. Componenti necessari della ipotetica commissione sono il Comune e la Provincia più che GEOFOR che è una società per azioni.  Gli esiti di questi lavori diranno se davvero per la comunità – non per la SPA – l’inceneritore può continuare ad essere una risorsa o un danno.

Siamo preoccupati perché non ci sfugge ciò che succede qui vicino. A Pistoia, dopo 5  anni dagli sforamenti del 2007, si è constatato che  i casi di tumore reali sono di più di quelli attesi. In seguito a questa indagine epidemiologica, resa pubblica a dicembre, il 12 gennaio l’Ordine dei medici di Pistoia chiedeva  di interrompere l’ampliamento dell’inceneritore della città. Anche la magistratura si è interessata del caso e si attende l’imminente sentenza.

Intanto la Provincia di Reggio Emilia annuncia lo spegnimento definitivo dell’ inceneritore per maggio 2012 “puntando sull’aumento della raccolta differenziata e il trattamento (a freddo) meccanico-biologico”.
Infatti, l’Ordine dei medici della Regione Emilia Romagna aveva inviato nel 2007 una lettera a tutte le Amministrazioni Locali della Regione contro il metodo dell’incenerimento .

Dunque, autorità e scienziati responsabili  non ironizzano su “rifiuti zero”,   che è un percorso virtuoso già intrapreso da  alcuni Comuni, anche  serviti da Geofor , tra cui spicca Calcinaia.

Ricordiamo alla Provincia di Pisa che nel 2007 quasi  4000 cittadini le inoltrarono una petizione con la quale  chiedevano la chiusura dell’inceneritore entro 5 anni e il  potenziamento della raccolta differenziata con il porta a porta.

Il considerevole aumento di raccolta differenziata di alcuni Comuni della Provincia dimostra l’efficacia della la raccolta porta a porta, come NBP va dicendo da tempo, ma questa poteva essere iniziata molto prima.

Invece il Comune di Pisa resiste sia a politiche di riduzione che di incremento di R.D., per cui più del 70% dei rifiuti da conferire nel 2012 all’inceneritore di Ospedaletto verranno proprio da Pisa città, come previsto  dall’ATO Toscana Costa. Per di più sul sindaco di Pisa si accentrano troppe funzioni:  presidente dell’ATO Toscana Costa, sindaco del Comune azionista di maggioranza nella società proprietaria dell’inceneritore (di cui sta pagando la ristrutturazione del 2003) ed Aurorità sanitaria: quale di queste funzioni è la privilegiata?

Comitato Non Bruciamoci Pisa

Pubblicato Giovedi 23 Febbraio 2012 - 10:16 (letto 2271 volte)
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